Non ho parole maestro Ennio,
ti offro il mio silenzio pieno di lacrime;
ti offro la mia pelle che vibra della tua musica.
Mille e mille volte hai dato un suono alle mie emozioni,
le hai fatte correre, volare, le hai invitate a chinarsi su di me.
Mille volte mi hai fatto scrivere ciò che non avrei saputo scrivere,
connettendomi con la mia voce nascosta.
Non ho parole maestro.
Voglio ascoltare ancora l’infinito delle tue note,
per immaginarti
alla sorgente della tua musica
dove è nata la voce di quell’oboe,
dove è ancora aperto il cinema paradiso.
Non mi basta dirti che ci mancherai
perchè penso che ci sarai sempre,
lungo quel filo invisibile che va dalla testa al cuore,
in quella traiettoria infinita che congiunge terra e cielo,
in tutti quegli orizzonti impossibili che la tua musica
ci ha fatti sentire così vicini
da poterli accarezzare.