“Quando mi chiedono ‘come stai?’, io rispondo: ‘ancora’, avverbio provvisorio di tempo”. Questa battuta arrivò al termine di un’intervista che gli feci un paio di anni fa, nella sua casa nella campagna romana.
Forse Erri De Luca avrebbe forse risposto così anche oggi, davanti alla domanda più inevitabile, nel giorno del suo settantesimo compleanno.
Come stai Erri? Ma per sfuggire a queste e a mille altre domande, o, meglio, per seguire il richiamo più forte, Erri ha disertato la folla e scelto la montagna.
“Andrò a scalare da solo” ha detto all’agenzia Ansa. Oggi quindi De Luca ci guarda e si guarda dall’alto di una cima, per un bisogno fisico di contatto con la terra, ma anche per accedere all’abbraccio immenso della natura: “In montagna – mi disse nella stessa intervista – la mia porzione fisica è insignificante nella vastità. C’è un rapporto giusto tra la mia taglia e la taglia del mondo”.
70 anni, a confronto con la ‘taglia del mondo’, sono molto poco. Ma di quel poco a noi è arrivato parecchio. Per questo ci piace pensarlo, oggi, se non festeggiarlo. E tenere a mente, più di sempre, i suoi scritti, i suoi libri, il suo stile. E dirgli “grazie”, semplicemente.
Fu proprio con quella parola che si concluse l’incontro di due anni fa. Alla richiesta di una frase o di un segno che lo avesse particolarmente colpito, Erri mi rispose così:
“Sul muro di un centro per la riabilitazione di ragazzi provenienti da gang giovanili, a Los Angeles, ho trovato questa scritta: “Sii ossessivamente grato”. Mi è piaciuta molto. Si tratta proprio di questo: essere ossessivamente grati, malgrado tutto, malgrado l’opposto, malgrado l’evidenza contraria”.
A Romena siamo molto legati a tanti scritti di Erri, che ci hanno accompagnato soprattutto nei primi anni della Fraternità. Lo scrittore napoletano ci dedicò anche un bellissimo incontro, che trasformammo nel libro-intervista “In molti giorni lo ritroverai”. Il libro è ancora disponibilie sia nel formato cartaceo che come e-book. L’introduzione, che spiega i motivi del legame che Romena sente con la scrittura di Erri, potete leggerla anche qui sotto.
Nel filmato invece potete trovare i passaggi dell’intervista più recente che vi ho citato e altri momenti di quell’incontro nella sua casa, in cui Erri ci parla del valore della scrittura, delle sue letture bibliche, di morte, di natura, di silenzio, di vita e di amore.