Cosa contengono questi giorni di silenzio, di vuoto, di attesa?
Da una Romena silenziosa e bellissima, il nostro don Luigi Verdi prova a guardare in profondità i segni di questo tempo, lo smarrimento che genera, la nudità che lo anima, la speranza che può, paradossalmente, far germogliare..
Qui sotto trovate il filmato di don Luigi (regia del nostro Raffaele Quadri) e poi, di seguito, il testo
TEMPORE FAMIS
di Luigi Verdi
Sono giorni in cui pensi all’universo e cerchi qualcuno che possa illuminare la notte.
Giorni in cui ci troviamo a lottare con i nostri dubbi, con le nostre crisi, con le nostre identità precarie.
Giorni in cui viviamo la “precisione dell’amore”, in cui leggiamo finalmente con esattezza i nostri affetti .
Sono giorni in cui devi far tacere l’io per poter ascoltare un silenzio più grande, un silenzio abitato, un silenzio pieno.
Giorni in cui senti di essere un tutt’uno con tante religioni e con tutti gli esseri viventi.
Giorni di un cristianesimo finalmente nudo, in cui l’essenziale non sono i riti, ma il poter sentire l’incarnazione come un dono.
Sono giorni che ci ricordano che ciò che vale è il pane sulla tavola.
Giorni in cui devi vivere quell’intensità quasi muta della vita fatta di necessità e di bellezza.
Giorni in cui ti accorgi di aver vissuto tutto con avidità, mentre la vita vera era da un’altra parte.
Sono giorni per tornare ad abitare poeticamente il mondo, in cui capisci che contemplare vuol dire prendersi cura.
Giorni per sentire che la vita vera non è mai facile e comoda, che il reale sta dalla parte della poesia e che la poesia è dentro al reale.
Giorni per guardare senza avere l’intenzione di prendere.
Sono giorni in cui ciascuno dei nostri gesti può impedire al mondo di rotolare verso gli abissi.
Giorni in cui una madre che rimbocca il lenzuolo al suo bambino addormentato è come se si prendesse cura di tutto il cielo stellato.
Giorni per misurare il valore di tutte le cose e vedere quanta luce contengano.
Sono giorni in cui senti che è il momento di non perdere tempo a maledire.
Giorni in cui capisci che sono la bellezza, la semplicità e la fragilità che ci aprono al futuro.
Giorni in cui capisci che è questo, proprio questo, il modo nuovo per respirare in questo mondo.