Il blog di Romena, a cura di Massimo Orlandi

I 25 anni di Romena (6) / La semplicità di Wolfgang

wolfgang_fasser_4Se dovessi scrivere un elenco dei motivi per cui considero una
benedizione l’aver vissuto l’esperienza di Romena in questi 25 anni, ai primissimi posti  metterei un nome: Wolfgang. Wolfgang Fasser.

Chi lo conosce credo possa capirmi. Wolfgang è una delle pochissime persone, tra quelle che ho conosciuto, che trasmette un senso di gioia e di riconoscenza per la vita. Basta stargli vicino per sentirsi contagiati da questa semplicità d’animo e da questa capacità di leggere ovunque tracce di bellezza…


“Mi piace stare al mondo” è il mantra naturale che sa ripetere a ogni risveglio e che non usa come slogan, ma diffonde nell’aria. Niente di scontato per un uomo che ha fatto i conti con le prove della vita dovendo imparare crescendo a rinunciare al senso più importante, la vista.

Wolfgang non ha mai visto Romena, con cui collabora dagli inizi, non ha mai visto Quorle, nè l’eremo della fraternità, dove abita. Ma li conosce palmo palmo, li conosce dentro, direi. Così come conosce ogni albero e ogni suono della foresta del Pratomagno, dove vive non solo ci si orienta, ma si fa guida di chi vuol incontrare il bosco.

Wolfgang-3Le strade di Wolfgang e di Romena si sono incontrate all’alba della fraternità, nel febbraio del 1991. Don Luigi era andato a benedire la casa di questo fisioterapista svizzero, non vedente, che da poco si era stabilito a Quorle, alle pendici del Pratomagno, reduce da una lunga esperienza di volontariato in Africa, e ne aveva subito intuito il valore. “Perché non Vieni a parlare di te a un gruppo di ragazzi?” Proposta  azzardata: Wolfgang all’epoca conosceva poche parole di italiano, i verbi declinati solo all’infinito. Però accettò lo stesso. Così divenne subito parte del progetto di Gigi per Romena.

Ho conosciuto Wolfgang più o meno nello stesso periodo e tutte le volte che ho percorso i fitti e stretti tornanti che portano a Quorle ho riportato a casa doni preziosi per vivere.

Sette anni fa ho avuto il privilegio di aumentare le frequentazioni per scrivere con Wolfgang il libro “Invisibile agli occhi”: in quel periodo ho anche realizzato con lui un’intervista video di cui voglio  ofrrirvi alcuni passaggi che descrivono benissimo la sua spiritualità semplice. E ci fanno capire il motivo per cui uno dei frammenti più preziosi di questi 25 anni porta il suo nome.

gigi e wolfgang

 

 

 

 

wolfgang 7

 

 

 

 

wolfgang in auditorium