Il blog di Romena, a cura di Massimo Orlandi

Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi presentano “La rivoluzione della Cura”

Che messaggio ci arriva dalla “Piazza del Mondo di Trieste”? Cosa ci dice sul nostro presente, sui comportamenti della nostra società, su ciò che ciascuno di noi potrebbe fare per contribuire a rendere questo mondo un po’ meno individualista, un po’ più umano?
A margine dell’uscita del mio libro “La rivoluzione della Cura”, vi propongo una serie di incontri, di riflessioni, di pensieri che riguardano l’esperienza di accoglienza ai migranti della rotta balcanica che viene praticata a Trieste a partire dalla cura dei piedi martoriati dopo viaggi di migliaia di chilometri (i migranti arrivano da Paesi come Afghanistan, Pakistan, Siria, Bangladesh).
Primi interlocutori sono le due figure che hanno avviato per prime questo cammino di cura e di accoglienza che oggi coinvolge tante realtà provenienti da varie parti d’Italia: Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi.
Qui trovate alcuni passaggi dell’intervista, più in basso, l’intervista integrale pubblicata su Youtube.

Il libro può essere acquistato in libreria o qui: https://romenaccoglienza.it/catalogo/la-rivoluzione-della-cura/1254

Lorena e “La rivoluzione della Cura”
“Con un po’ di imbarazzo mi ritrovo in questo in questo testo ma ne sono felice, perché la cornice è corale, perché nel libro emerge “la piazza del mondo”, emerge questa esperienza a cui tutti quanti contribuiamo, singoli, associazioni, e soprattutto ragazzi migranti, i veri protagonisti.
Questo libro mette in luce quanta volontà di cambiamento ci sia contro le  violenze dei confini, quanto bisogno ci sia di fare comunità, di sorellanza e di fratellanza.

Gian Andrea e il messaggio della piazza
“Provenendo da Paesi nei quali si vivono le contraddizioni e le crisi di questo tempo, crisi economiche, politiche, ambientali, questi ragazzi ci invitano a leggere in anticipo un futuro che può essere disastroso anche per noi.
I migranti di oggi sono quindi portatori di un messaggio fondamentale sull’oggi e sul domani dell’umanità: ci dicono che occorre un cambiamento radicale del nostro modo di vivere, perché questo tipo di civiltà, basata sul denaro come valore supremo, e che per il denaro non si ferma più davanti a nulla, sta arrivando al capolinea”.

Lorena e la cura dei piedi
“La cura dei piedi è un gesto molto umile, molto semplice.
Capisco che l’immagine porti in sé un grandissimo valore simbolico e per questo ha catturato la sensibilità di tante persone. Ma è un gesto necessario, è quello che si deve fare.
Quando questi ragazzi arrivano con i piedi piagati quello che devi fare è inginocchiarti di fronte a loro e di fronte alla vita. Perché per arrivare fin qui, con questi piedi, queste persone hanno attraversato delle esperienze terribili.
Se sono riusciti ad arrivare fin qua è un vero e proprio miracolo. Siccome la vita è sacra, ciò davanti a cui tutti dovremmo inginocchiarci è il miracolo della vita”.

Gian Andrea e la politica dal basso
“Vorrei che la lettura di questo libro dimostrasse che è possibile fare ovunque qualcosa di simile a ciò che avviene a Trieste. Perché in ogni luogo, in ogni paese, in ogni città ci sono delle situazioni di disagio non necessariamente legate ai migranti.
La piazza del Mondo è un piccolo esempio di come in tante situazioni di sofferenza sociale sia possibile iniziare a cambiare le cose partendo dal basso e da un fare concreto, immettendo elementi di cura e costruendo solidarietà”.  

Lorena e la bellezza che nasce dal dolore
“Del dolore non bisogna avere paura, il dolore è necessario. Anche per far nascere un figlio è necessario il dolore. Ma poi esplode la vita.
Lo stesso succede nella piazza:  queste persone, che sono sopravvissute a enormi tragedie dimostrando una capacità di resilienza straordinaria, diventano una fonte di vita anche per noi.
Ed è proprio grazie a questa contaminazione della loro vita con le nostre vite, spesso impaurite, che nella piazza ogni giorno va in scena la gioia della vita, la bellezza di vivere, di vivere insieme”.

https://youtu.be/qrbs4k7bx94