Da due settimane abbiamo riaperto l’auditorium. E’ una bella scoperta: è uno spazio fresco e, anche solo per questo, invita. Ma soprattutto l’auditorium è tornato a svolgere la sua funzione: quella di farci incontrare testimoni speciali che ci fanno camminare, anche stando, apparentemente fermi. Così Roberto Mancini due settimane fa, e Wolfgang Fasser domenica scorsa ci hanno indicato nuove, preziose direzioni di rotta.
E domenica pomeriggio, 4 luglio, ore 15.30, finalmente toccherà a Pier Luigi Ricci, il nostro Pigi.
Per un anno e mezzo Pigi ha saputo condividere pensieri, emozioni, storie, stati d’animo anche solo online. Almeno 30-40 persone hanno trascorso intere giornate con lui davanti a un computer o a uno smartphone. E, anche se non si era nella sala dei corsi ma su Zoom, queste persone si sono raccontate, si sono emozionate, si sono aperte tra di loro e con lui.
Lui che da una vita conduce i nostri primi corsi ha saputo spingere il virtuale fin quasi a renderlo reale. Non ho capito come ha fatto. Un piccolo miracolo, ripetuto per almeno mille persone.
Domenica, però, non sarà così. Questa volta ci sarà per davvero, in carne e ossa, occhi azzurri e vispi inclusi. E per incontrarlo, non occorrerà ricordare il link.
Il tema che ha scelto, “Educare alla libertà”, sarà un modo per incontrarlo e conoscerlo.
A chi, sin da ora, volesse sapere qualcosa in più di lui, anche per capire meglio il valore di questo meraviglioso amico di Romena, vorrei dedicare una pagina del mio libro su Romena, “Romena porto di terra“. E’ la pagina in cui parlo di lui, di quando è arrivato a Romena, circa 25 anni fa…
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“Gianni (don Gianni Marmorini n.d.a.) portò in dote anche un ulteriore rinforzo. Era un suo grande amico, Pier Luigi Ricci, detto Pigi. Pigi era stato sacerdote prima di lui, addirittura Gianni ricordava che la sua spinta, al momento di prendere i voti, era stata decisiva. La circostanza suonava curiosa ora, perché Gianni era ancora prete mentre, chi lo aveva stimolato a diventarlo, non lo era più.
Pigi si era innamorato di una donna, Barbara, la sua futura moglie, e si era reso conto che la spinta dell’amore non era compatibile col peso insopportabile di dovervi rinunciare.
Quando arrivò a Romena lavorava come educatore, si era sposato, aveva un bimbo piccolo, ma anche tanta voglia di continuare un cammino spirituale tra la gente. Anche lui, come Gianni, cominciò subito a guidare i primi corsi. Era un compito delicato, ma sembrava lo avesse svolto da sempre.
Pigi aveva un approccio molto diverso sia da Gigi che da Gianni. Ballava continuamente sulle punte dell’ironia, giocando sul suo accento aretino. Era come quei pugili che sembra vogliano fuggire e ti danzano intorno puntando solo a schivare i colpi: poi, nel momento in cui li ritieni inoffensivi e abbassi un po’ la guardia, ti arrivano dritto al cuore, con un colpo solo.
Se l’arma segreta di Gigi era l’intuizione e quella di Gianni la tenerezza, Pigi sorprendeva tutti, anche nelle situazioni più delicate, con le sue battute: “L’umorismo – spiegava – è un colpo di genio che scompagina le cornici e allarga gli orizzonti”.
L’ex sacerdote si muoveva nella sala dei corsi con leggerezza, il suo spirito giocoso lo aiutava a non dar peso né a sé stesso né alla situazione. Poi, dentro quella atmosfera in cui tutti si sentivano comodi e rilassati, riusciva, senza cambiare aplomb, a tirar fuori pezzi di vita profondi, a disancorare rancori, sofferenze, fatiche.
La sua esperienza di educatore, svolta per lo più in comunità di recupero per tossicodipendenti, lo aiutava a saper gestire anche le situazioni psicologicamente più impegnative. Ma soprattutto lo sosteneva il suo atteggiamento verso le persone: le sapeva “vedere” in trasparenza, sapeva “toccarle” senza mai invadere.
“Il primo corso – diceva – è come un motorino di avviamento che può aiutarci a far riscoccare la scintilla di vita”. Romena aveva svolto la stessa funzione anche per lui, riattivando, in una forma diversa, un cammino interrotto: “Sono grato a questo luogo – diceva – perché mi ha dato la possibilità di fare di nuovo il prete, pur non essendolo più”.
Domenica, Pigi, Romena. Ricominciamo, anche con lui.