Il blog di Romena, a cura di Massimo Orlandi

“Esodo”, il ritorno a casa di un artista

Stasera Simone Cristicchi riprende finalmente il tour teatrale interrotto da tempo a causa della pandemia. Porta in scena “Esodo”, uno dei suoi monologhi più apprezzati. Ma l’occasione che riguarda l’amico, diventa anche un modo per celebrare la riapertura degli spazi culturali. Mancavano tanto. La loro chiusura ci faceva sentire più poveri, dentro. E allora, un saluto di cuore all’amico Simone, per salutare gli artisti e dir loro: bentornati.

“Esodo”. Un titolo bizzarro, quasi un paradosso, per rappresentare un ritorno. Il ritorno sulla scena. Un ritorno alla vita, per un artista.
Ho bisogno di salutare questa giornata di Simone. In passato sarebbe stata quasi routine, il trasferimento da una città all’altra, un passaggio in albergo, poi la prova sul palco, il camerino, il brusio della gente che comincia a entrare e poi il silenzio, quel meraviglioso silenzio profumato d’attesa.
Chissà come sarà stasera quel momento sospeso.
So solo che non sarà come sempre. Sarà molto di più. Come sarà di più ogni singolo applauso, ogni sguardo lanciato dalla platea verso il palco. E sarà di più il suono di ogni battuta, e di più ogni gesto, ogni movimento.
Persino l’inchino finale stasera si prenderà tutta la schiena, riempiendola di brividi.

Quest’esodo sarà il più bello dei ritorni. Il ritorno a casa di un artista.
Sapere che quella casa è finalmente aperta, che stasera tornerà a vivere, fa respirare anche me, a distanza.
Salutare il ritorno di Simone, è salutare il ritorno dell’arte nei suoi spazi. L’arte che ci emoziona, che ci fa pensare, che ci alleggerisce, che dà ristoro al cuore.
Stasera Forlì, domani Pisa. E avanti. Si ricomincia.
E allora Simone, trattieni il respiro. Un solo secondo. E’ ora. Sipario.