L’appuntamento è fissato per domani, sabato 6 giugno. E questo post è scritto per cercare di esserci. Almeno con le parole.
Rovereto, Trentino. Non sarà una torta a raccontare un cammino lungo 15 anni. Saranno i volti, i volti di chi c’era dall’inizio, quelli di chi è arrivato per strada, e anche di chi non c’è mai stato e approfitterà di quest’occasione per farsi un’idea del gruppo e soprattutto per rispondere alla domanda: ma questa Romena, cos’è?
15 anni. Ha l’età di un’adolescente pieno di vita il primo gruppo di Romena nato fuori da Romena.
Paolo e Michelangelo Lott e Ferruccio Centi avevano fatto da battistrada nel 1999 richiamati da quel passaparola che continua a inondare la nostra Fraternità di persone e di cammini.
Ma Rovereto è lontana e così da quel primo nucleo era nata l’idea di fare casa a casa propria, di condividere la voglia di autenticità sbocciata a Romena senza aver bisogno di macinare centinaia di chilometri.
Da allora, ogni mese, il gruppo di Rovereto si è inventato un’occasione per incontrarsi, parlare, riflettere, semplicemente per stare insieme.
Da allora, periodicamente, vediamo le facce sorridenti di questi amici portare il loro carico di leggerezza a Romena, tra i collaboratori, tra i cuochi, tra i corsisti.
Negli anni il gruppo si è allargato sino ad accogliere amici di tutto il Trentino, senza però perdere mai in naturalezza e carica umana.
In aggiunta a tutto questo da due anni gli amici di Rovereto formano lo zoccolo duro del gruppo di meravigliosi volontari (li vedete in queste foto) che garantiscono pranzi e cene ai quattrocento e passa ospiti dei grandi incontri di luglio e settembre. Sentono di aver ricevuto molto da Romena e trovare un modo di restituire è per loro fonte di gioia. “Noi forse abbiamo riempito la vostra pancia, voi di certo il nostro cuore” ha detto Paolo Lott salutando in una pieve stracolma di gente alla fine di un incontro. Quelle parole sono nell’album dei più bei ricordi della Fraternità.
Non sarà tutto rose e fiori,ovviamente. Di sicuro avranno anche loro turbamenti, fasi di scarsa vena, momenti di fatica. Ma intanto domani saranno lì, al centro pastorale Beata Giovanna di Rovereto, mi dicono in più di cento. Ci sarà don Luigi, e chi non ci sarà, come me, sa di perdersi molto.
Molto più importante è, però sapere che il gruppo c’è.
Che questa Romena lontano da Romena porta i colori vivi di una continua primavera. Che 15 anni sono un inizio. Il meglio deve ancora venire.