Il blog di Romena, a cura di Massimo Orlandi

Il costo della giustizia

Ciotti_10«Anche mia mamma è una vittima della violenza mafiosa». Non lo aveva mai detto don Luigi Ciotti. Troppo profonda, forse, la ferita. Ma guardando negli occhi una platea di ragazzi della locride, ha sentito di poter tirar fuori quel macigno, annidato nel suo cuore da molti anni. «Un giorno – si legge nell’articolo di Avveniremi stavano aspettando sul pianerottolo di casa e solo la curiosità di una vicina ‘pettegola’ mi ha salvato… ». Ma la mamma che già «stava male dopo aver saputo del primo progetto di attentato, è crollata». Fino, poco dopo, alle drammatiche conseguenze. «È morta tra le mie braccia». 

Il costo della giustizia. Di solito don Luigi ci ricorda quante anime innocenti abbiano pagato con la vita la loro fame di giustizia, il loro bisogno di verità.
Non conoscevamo il suo, di prezzo. Da più di vent’anni Luigi vive sotto scorta. Minacce reali, vere, attentati sventati per un soffio. “È una situazione un po’ particolare – ci ha detto più di una volta –  Ma penso ad altri che stanno peggio di me, che rischiano più di me”. La fatica degli altri, i rischi degli altri, i dolori muti degli altri. Per una volta, davanti ai ragazzi di Calabria, Luigi, quasi per inciso, ha voluto esprimere anche il suo.

Ricordiamo la fine di un incontro con lui a Romena. Luigi che benedice con una goccia di profumo alcuni amici speciali, toccati duramente dalla vita.
Mi piace immaginare che oggi, quel profumo, per una volta, possa compiere il tragitto inverso.
Per benedire, per accarezzare, per ringraziare quest’uomo e la sua vita, una vita donata, una vita offerta per l’amore e la giustizia. Una vita disposta a sopportarne il costo.