Il blog di Romena, a cura di Massimo Orlandi

“Vedo un ramo di mandorlo”

DSCF4274Sono giorni speciali per la chiesa, per il nostro Paese. Lo sono per un nuovo vento che inizia, forse, a soffiare.
La verità è che abbiamo un gran bisogno di sentir risuonare la parola ‘speranza’ dentro di noi. Ma la speranza si deve coltivare non solo ora, ma anche quando si nasconde, anche quando sembra negata dai fatti: ce lo dice uno dei protagonisti di questi giorni speciali, Luigi Ciotti.  Ho ritrovato un passaggio di un suo intervento a Romena. Lo dedico a tutti noi perché ci dia la forza di alimentare il fuoco della speranza. Sempre.

Queste parole fanno parte dell’intervento di don Ciotti in occasione della festa per i 15 anni della Fraternità.

 “Dove stiamo andando?”  Tutti i giorni siamo testimoni di persone i cui diritti vengono calpestati e negati anche in casa nostra.
Siamo tutti i giorni testimoni di un crescere della violenza anche tra le mura di casa.
Questa crisi della legalità, poi, e insieme la caduta del senso della moralità nella coscienza di molti italiani è un dato inquietante. 

Eppure in questo quadro, un quadro certamente non facile, mi viene in mente un’espressione di Geremia. Quando Dio dice a Geremia: “Che cosa vedi?”. E Geremia risponde a sorpresa: “Vedo un ramo di mandorlo”.
Può sembrare scontata la domanda che Dio pone a Geremia, ma io credo che oggi Dio la ponga a me e a voi: “Che cosa vedi, oggi?”. Geremia risponde “Vedo un ramo di mandorlo”, ma il vero problema è che il ramo di mandorlo che fiorisce, quello che vede Geremia, non è nella bella stagione, ma nel cuore del freddo dell’inverno, nel momento più duro dell’inverno.

Ecco, quel germoglio che Geremia vede ci ricorda che non c’è tempo, non c’è stagione in cui il Signore della nostra fede non sia presente. “Che cosa vedi?” e pur in una situazione difficile, pesante, ecco il fiore del mandorlo.
E mi sembra di poter dire, oggi, che il Signore ci aiuta a essere capaci di vedere, a guardarci attorno, a interrogarci, ma anche a non dimenticare che perfino nei momenti più duri è possibile vedere il ramo di mandorlo.
Il Signore non ci abbandona, chiede a noi di metterci in gioco e di fare di più la nostra parte.

E allora in questo ‘inverno’ di illegalità, di sofferenze, di fatiche non possiamo dimenticare le cose importanti, belle, positive che ci sono, come quello che viviamo oggi qui, a Romena. Anche questi 15 anni sono un segno, un fiore di quel mandorlo.
Anche in questo duro ‘inverno’ di illegalità e di sofferenze, Il Signore della vita è presente e ci invita a fare la nostra parte.