“Ci sentiamo ascoltati, sentiamo raccolti pensieri e speranze che per tanto tempo abbiamo coltivato e custodito. E’ come se, nel nostro piccolo, avessimo saputo ‘forzare’ la primavera a venire”. Non lo sentivo da tanto tempo così, il nostro don Luigi Verdi. Così invogliato a parlare di ciò che accade a San Pietro, così colpito al cuore dal Papa, così felice di quel messaggio di semplicità, di chiarezza, di accoglienza che in fondo assomiglia alla nostra pieve e al nostro sogno di fraternità…
Ascoltiamo ancora Gigi: “Quando oggi ho sentito il Papa dire di non aver paura della tenerezza ho sentito come una vampata di calore addosso. Mi sono proprio emozionato. Tenerezza è la parola che più amiamo a Romena: è il balsamo sulle ferite di tanti amici che vengono a trovarci, è il canale attraverso cui ci sentiamo più capaci e più pronti a ascoltarci l’un l’altro, e tenerezza è , secondo me, il modo in cui Dio entra nelle nostre vite”.
“Ma ci sono – aggiunge Gigi – altri segni di questo periodo che mi hanno fatto sentire la bellezza delle intuizioni che sono nate qui. Due anni fa intitolammo la veglia “Se non ora quando” e pochi mesi dopo, certamente per una coincidenza, ma per una coincidenza virtuosa, tante donne italiane hanno chiesto uno spazio più giusto per i loro doni utilizzando la stessa espressione di Primo Levi. Quest’anno abbiamo chiamato la veglia “Perchè avete paura?” evocando l’immagine della barca nella tempesta e di Gesù che rassicura: e Benedetto XVI ha usato quell’immagine per rassicurare la cristianità proprio nei giorni delle sue dimissioni”.
“Infine oggi, il massimo: le parole di Papa Francesco sul valore della tenerezza…ed è proprio tenerezza la parola che più esprime ciò che cerchiamo di fare a Romena. Tutto questo ci dice che l’autenticità è profetica. Che dobbiamo continuare a coltivare questo piccolo cammino di semplicità, averne il coraggio anche quando i venti sono contrari. Perchè la primavera è destinata ad arrivare. E questa primavera, la primavera della chiesa noi, insieme a tante, tantissime altre realtà, siamo felici di averla ‘forzata’ a venire…”