Sono giorni impensabili, giorni di una guerra assurda e vicina. Sono anche giorni in cui la speranza va presidiata, in cui è urgente più di sempre incontrarci e riconoscerci nei valori essenziali.
Domenica prossima, 27 febbraio, ore 15, a Romena ospiteremo Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo, un uomo di fede dagli orizzonti aperti, capace di parole e di gesti che sanno di futuro. Nell’incontro con noi, il Vescovo ci porterà anche riflessioni acute su ciò che stiamo vivendo, su quello che può significare, sulle energie di vita che possiamo attivare, aldilà del senso, inevitabile, di impotenza che sentiamo.
In questi giorni il Vescovo Olivero è a Firenze insieme a Vescovi e sindaci del Mediterraneo e il tema della pace è al centro di un confronto cui domenica parteciperà anche Papa Francesco. Olivero raggiungerà Romena con nel cuore il mosaico di esperienze, di vissuti, di proposte che si svilupperanno nella città toscana.
Di sicuro questo vissuto di incontri impregnerà anche il tema che aveva scelto molto prima dell’escalation di tensione e di dolore di questi giorni. Ci aveva proposto di “Ricominciare dalla bellezza” e di sicuro saprà condurci sulla scia di una bellezza piena di umanità e di pace, agganciandola al sentire di questi giorni, e alla sua maniera: in un modo diretto, coinvolgente, con la capacità che ha di saper toccare con le parole la vita delle persone.
Non è mai venuto a Romena, il Vescovo Derio, ma fin dai primi contatti (in particolare il bellissimo incontro online di un anno fa) abbiamo capito quanto sia grande e e fecondo il terreno che abbiamo in comune.
Anche lui, come tanti viandanti di Romena, è passato attraverso la porta stretta di una crisi durissima: due anni fa, fu uno dei primi ad ammalarsi gravemente di Covid, è stato per molti giorni tra la vita e la morte. Da quella porta stretta è uscito con una voglia di vita centuplicata e con un bisogno profondo di cogliere la bellezza del vivere, il valore delle relazioni e l’importanza, per lui,uomo di fede, di affidarsi a un Dio che abbraccia.
Sarà prezioso trovarsi domenica prossima, nel nostro auditorium, per accogliere parole di vita, di speranza, di fiducia, parole che facciano da contr’altare concreto a questo tragico orizzonte di guerra.