Anno: 2020
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“Tempore famis”, Lidia Maggi e “Il cantiere della speranza”
“Si può sperare mentre i nostri cari muoiono soli, mentre non ci è permesso accompagnarli nei loro riti funebri, si può sperare mentre il silenzio delle nostre case è rotto dal suono delle ambulanze? “ Lidia Maggi, pastora della chiesa battista, teologa, amica preziosa di Romena, dedica il suo intervento per il nostro percorso in…
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“Quello che vorrei dirti…”: Luca Mauceri, artista, ci trasmette a parole il calore di un abbraccio
“Quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”. Luca Mauceri sceglie i versi di Nazim Hikmet per abbracciare a distanza le persone, per colmare lo spazio che si è forzatamente creato in questo periodo di isolamento. In questo suo intervento per il nostro cammino in “tempore famis” Luca, attore e musicista…
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Roberto Mancini e la lezione di questo “tempore famis”: “La vita si affronta insieme”
Il protagonista della tappa odierna del nostro cammino in “tempore famis” è Roberto Mancini. Mancini è un filosofo che sa fare della filosofia un dono per le nostre vite, nella concretezza del nostro cammino in terra. In questo breve, intenso intervento, Roberto prova a ‘leggere’ i principali segni del tempo che stiamo vivendo e ci…
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“Il primo giorno del nuovo mondo”: in una poesia inedita il messaggio di speranza di Simone Cristicchi
Un messaggio di speranza in questo “tempore famis”. Ce lo consegna un grande artista amico di Romena, Simone Cristicchi. Simone ci ha regalato una poesia inedita, “Il primo giorno del nuovo mondo”, nella quale immagina l’atteso momento in cui finirà questa fase di isolamento, di preoccupazione, di dolore. Nel forzato ritiro collettivo di questi giorni,…
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Tempore Famis, Luigi Verdi e il mandorlo, simbolo dell’attesa
Quelli che viviamo sono giorni di attesa. Attesa che questa situazione di dolore e di ansia finisca, attesa di uscire dall’isolamento forzato, attesa di ricominciare. Per entrare nel cuore di questa ‘attesa’ il nostro don Luigi ci porta in un luogo speciale di Romena: nel “Giardino della resurrezione”, tra i mandorli piantati dai tanti genitori…